La mia storia…

Photo: Elisabetta Fernanda Cartiere  Make-up: Kriss Barrone

Cosa dicono…

A hell of a singer! Joyce Elaine Yuille has this style that's very classic, and very groovy – jazz-based, with a nice rasp in her voice that really brings out some of the more soulful qualities. A talent that will definitely be huge in years to come – a rock-solid singer and songwriter who may well turn out to be the female equivalent of Gregory Porter. “

DUSTY GROOVES INC CHICAGO

“Her voice is smooth and feline, evoking a cat purring as it laps melted butter”.

THE AFTERWORD

“Experienced and charismatic.”

JAZZYMIT FINNLAND

“Joyce has deep sultry soulful tones to her voice evoking memories of the greats.”

SOUL BROTHERS RECORDS ENGLAND

“A deep warm and reassuring voice with inflections of sweetness.”

FLAVIO CARPERA- JAZZ CONVENTION

“Her vocals are powerful-demanding the listener’s attention, yet still at the same time they appear understated-like early Anita Baker.”

BRIAN VOUCHER- UK VIBE

”No vocal histrionics or melodramatic over-exuberance going on here, just silky smooth accomplished soul/jazz of astute quality.”

MIKE GATES- UK VIBE

Molto vivace, energica, sofisticata e originaria di New York, Joyce Elaine Yuille calca i palcoscenici europei da un bel po' di tempo. Fin dalla tenera età è stata benedetta per il "dono" della presenza scenica e ls capacità di catturare l'attenzione del pubblico. Da adulta, quando entra in scena con la sua statura imponente, lo sguardo penetrante e la sensualità delle prime note vocali, ammirandola non si può fare a meno di rimanere incantati.

Studentessa del celebrato liceo Fiorello LaGuardia High School for the Music & Performing Arts di Manhattan, studia e sviluppa le sue capacità vocali con alcuni dei migliori insegnanti di canto nazionali e internazionali. Dopo gli studi, continua a lavorare nel mondo dello spettacolo e pochi anni dopo decide di lasciare gli Stati Uniti per Parigi, dove intraprende la carriera di modella, prima di decidere di stabilirsi definitivamente in Europa.

Dalla Francia arriva a Milano per alcune sfilate e colpita dalla vibrante scena musicale italiana decide di tornare al suo primo amore: la musica, il canto.  Accolta da subito con grande calore nel nostro Paese, dopo una serie di session in studio da cantante, registra con il trio 3*D nel 1989 l'album "Deep Inside", pubblicato da Sony Music/Tristar Italia. Tra le tracce dell'album, spicca la  cover di 'Georgy Porgy' che diventa quasi una hit. Tra gli addetti ai lavori italiani si sparge la voce del suo talento e successivamente viene coinvolta come corista per molti artisti anche internazionali. Tra i tanti, Gloria Gaynor vuole Joyce al suo fianco in tutti i tour europei per ben sei anni.

Dopo innumerevoli presenze su palcoscenici importanti, nel 2010 decide di entrare nella propria dimensione artistica. È un momento importante che inaugura il suo viaggio "solista" e la natura ormai spiccata di artista e interprete jazz.

Il suo stile vocale è elegante, maturo e potente, abile nel passare da un appassionato standard jazz a una melodia soul essenziale interpretata con raffinatezza e disinvoltura. Con una voce inimitabile arricchita da toni profondi e sensuali, è difficile oggi confondere il timbro di Joyce Elaine Yuille con qualsiasi altra interprete. Nel corso degli anni, onora i palcoscenici affiancando alcuni dei migliori musicisti jazz ed è apprezzata dai più prestigiosi festival e club jazz italiani ed europei, e molti altri la apprezzeranno a breve.

I suoi concerti sold out al Blue Note di Milano, famoso tempio del jazz italiano, la consacrano ormai da anni, e molti nuovi fan continuano a seguirla nel suo viaggio musicale. Le sue esibizioni sono sincere e ci accolgono nel “suo mondo”, dove qualità poliedriche e raffinate rivelano il suo incredibile talento di cantante e interprete.

Nel 2015 debutta con “Welcome to My World', il primo album solista che esplora il feeling incredibile tra sonorità jazz e blues, un lavoro acclamato da recensioni entusiastiche di critici musicali e radio di tutta Europa e del Regno Unito. L'album è stato prodotto da Luciano Cantone per Schema Records, l'importante etichetta discografica italiana specializzata in retro, brasiliana e nu-jazz, che ha anche pubblicato la hit di Mario Biondi "This is What You Are", tra le altre. Ad affiancare Joyce in sala di registrazione è una delle migliori formazioni jazz nordeuropee presenti sulla scena jazz internazionale, il quintetto guidato dall'amico e superstar del sax finlandese Timo Lassy.

Nel 2020 arriva il secondo album "The Soul of Porter", un omaggio a Cole Porter. Un lavoro incredibile che mostra in dieci brani il tocco distintivo di Joyce alle prese con il repertorio del leggendario compositore americano del XX secolo.

Il viaggio musicale di Joyce continua con grande successo, mostrando il suo talento in numerosi festival jazz e blues in tutta Europa. La sua classe è una certezza, così come il suo dinamismo e la sua espressività vocale. Un carisma intenso che scende dolcemente, ma con fermezza, in profondità nel cuore di tutti coloro con cui entra in contatto.